La gestione del patrimonio immobiliare pubblico rappresenta una delle sfide più complesse e strategiche per una metropoli come Roma. Con una storia che si estende per oltre duemila anni, la città è un mosaico di edifici storici, strade, aree verdi e beni culturali di inestimabile valore. Tuttavia, questa ricchezza comporta anche difficoltà significative nella catalogazione, manutenzione e valorizzazione dei beni, spesso distribuiti su diverse piattaforme e archivi. In questo contesto, il progetto Atlante emerge come una soluzione innovativa e integrata, capace di rispondere a queste esigenze con un approccio tecnologico all’avanguardia. Sviluppato in collaborazione con Ideare S.p.A. e basato sulla piattaforma REFTREE, Atlante punta a trasformare il patrimonio della Capitale in una leva strategica per lo sviluppo economico, sociale e culturale della città. L’articolo esplora i dettagli tecnici del progetto, i numeri chiave, gli obiettivi e il suo impatto sulla città e i cittadini.
Atlante è un applicativo che si trova all’interno del Geoportale del Comune di Roma ed è il sistema informatico dedicato al Censimento dell’ingente Patrimonio Immobiliare di Roma Capitale.

È aperto ai cittadini e permetterà di ricercare in modo semplice e intuitivo per Municipio, Indirizzo, Stato, Categoria e Superficie e cliccando sul segnaposto sulla mappa, la scheda del singolo bene.

Il sistema è collegato con le banche dati di Roma Capitale e si aggiorna costantemente. Ad oggi è in fase di costruzione ma sul Portale è già visibile con qualche funzionalità.
Il contesto del Patrimonio di Roma Capitale.
Roma Capitale detiene un patrimonio immobiliare immenso e variegato, stimato tra i 90.000 e 100.000 beni, tra cui:
– 65.000-70.000 edifici
– 15.000-18.000 strade e aree urbane
– 10.000-12.000 aree verdi ed edificabili

Il disallineamento stimato tra i dati presenti nel sistema attuale (SI-Pic) e il patrimonio effettivo è di circa il 30%, attribuibile a tre fattori principali:
1. Digitalizzazione incompleta e disomogenea: Molti beni, specialmente quelli documentati prima dell’era digitale, non sono stati ancora registrati nel sistema in modo uniforme. Ad esempio, circa 5.850 posizioni d’archivio non digitalizzate, contenenti circa 30.000 atti, rappresentano una parte significativa del disallineamento.
2. Assenza di un sistema standardizzato di catalogazione: La mancanza di regole condivise a livello nazionale ha generato discrepanze nei dati, rendendo difficile l’integrazione tra i vari database. Ad esempio, sono state identificate 540 scuole senza riferimenti catastali adeguati su un totale di 1.500 censite.
3. Sovrapposizioni e complessità strutturale: Beni come edifici storici, strade e parchi spesso presentano situazioni di accatastamento frammentario o incoerente. Questo non solo complica la gestione, ma influisce anche sulla capacità di assegnazione e manutenzione.
Questo disallineamento comporta inefficienze significative, come ritardi nella risposta a richieste legate a immobili pubblici, mancata patrimonializzazione di interventi di manutenzione straordinaria e difficoltà nell’accesso al credito, penalizzando così l’intera collettività.
Dettagli Tecnici del Progetto Atlante.
Atlante è un sistema integrato che utilizza la piattaforma REFTREE, già in uso presso diverse grandi organizzazioni italiane. Tra i principali aspetti tecnici del progetto:
– Integrazione con sistemi esistenti: Atlante interagisce direttamente con piattaforme come JRoma (sistema contabile), Seicon (banca dati federata) e Siscat (sistema catastale comunale). Questi collegamenti garantiscono la coerenza dei dati aggiornati e semplificano i flussi informativi tra i vari dipartimenti.
– Tecnologie cloud: La piattaforma sfrutta servizi cloud certificati per garantire scalabilità, sicurezza e accesso continuo ai dati, riducendo i costi di infrastruttura locale.
– Interoperabilità avanzata: Utilizza standard di interoperabilità come API RESTful per consentire l’integrazione dinamica con nuove applicazioni o banche dati.
– Architettura modulare: Ogni modulo è progettato per svolgere una funzione specifica (gestione inventariale, manutenzione, monitoraggio dei costi), facilitando eventuali aggiornamenti futuri senza interrompere il funzionamento del sistema.
– Tecnologie avanzate: Rilievi in 3D, modellazioni HBIM (Building Information Modelling) e fotogrammetrie ad alta risoluzione.
– Automazione: Digitalizzazione e bonifica di circa 30.000 atti ancora presenti in formato cartaceo.
Partnership e Collaborazioni.
La partnership tra il Comune di Roma e Ideare S.p.A. è stata avviata nel 2021, strutturata attraverso una serie di fasi ben definite. Inizialmente, sono stati condotti incontri esplorativi per identificare le esigenze specifiche del Comune in termini di gestione patrimoniale. Successivamente, nel corso dello stesso anno, è stato redatto uno studio di fattibilità che ha posto le basi per il “Progetto Censimento Roma Capitale”. La partnership ha affrontato sfide significative, tra cui l’integrazione di diversi sistemi legacy, l’allineamento delle procedure tra le varie unità amministrative e la formazione del personale sul nuovo sistema. Grazie a una stretta collaborazione tra le parti, il progetto è stato lanciato ufficialmente nel 2023 con il kick-off e l’avvio delle prime fasi operative.
Obiettivi del Progetto.
1. Trasparenza e accessibilità: fornire dati asseverati agli utenti interni ed esterni, rendendo il patrimonio consultabile attraverso un’interfaccia intuitiva.
2. Efficienza amministrativa: ridurre il tempo dedicato dagli uffici a verifiche manuali, attualmente stimato tra il 70% e l’80%.
3. Valorizzazione economica: allineare i dati per stimare il valore reale del patrimonio, proiettato oltre i 6 miliardi di euro, e mettere a bilancio beni non censiti.
Le Tecnologie alla Base di Atlante.
La piattaforma REFTREE di Ideare S.p.A. è al centro del progetto. Con oltre 2 milioni di immobili già gestiti in Italia, rappresenta una soluzione consolidata e scalabile. Tra i vantaggi tecnologici:
– Gestione centralizzata: unifica la parte gestionale, inventariale e manutentiva.
– Soluzioni in continuità: minimizza i rischi e i tempi di transizione, grazie all’utilizzo di tecnologie già in uso presso società in-house di Roma Capitale.
– Nuove funzionalità: applicazioni dedicate, come l’app My ERP per gli inquilini, per segnalazioni, richieste di manutenzione e pagamenti.
Impatto sulla Città e sui Cittadini. Il progetto promette benefici tangibili per la collettività:
– Trasparenza totale: Il patrimonio immobiliare sarà esplorabile attraverso un portale pubblico che permetterà di visualizzare informazioni su beni disponibili, assegnazioni effettuate e utilizzi sociali.
– Efficienza operativa: La riduzione dei tempi di risposta alle richieste migliorerà significativamente l’esperienza dei cittadini nel rapporto con la pubblica amministrazione, specialmente per richieste relative a immobili di edilizia residenziale pubblica.
– Valorizzazione sociale: Identificazione più rapida dei beni destinati a finalità sociali, consentendo alle associazioni e agli enti no-profit di accedere a spazi e strutture in modo trasparente.
– Partecipazione attiva: Attraverso l’app My ERP, i cittadini e gli inquilini potranno gestire segnalazioni, richieste di manutenzione e pagamenti in maniera digitale, semplificando la comunicazione e la gestione delle attività.
– Benefici economici: Una gestione più accurata dei beni pubblici ridurrà le perdite economiche legate al disallineamento e permetterà di reinvestire tali risorse in progetti di interesse collettivo, come la manutenzione straordinaria e nuovi servizi pubblici.
– Sostenibilità ambientale: L’adozione di tecnologie come il rilievo in 3D e il modello HBIM permetterà di pianificare interventi di manutenzione ed efficientamento energetico, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale.

Roadmap e Fasi del Progetto Il progetto si articola in più fasi, con una roadmap che copre il periodo 2023-2025:
1. Fase 1 – Analisi e progettazione (2023):
– Creazione del database unico: Consolidamento dei dati da sistemi esistenti come SI-Pic e GeoRoma.
– Definizione della nuova tassonomia: Sviluppo di un modello standardizzato per la catalogazione dei beni.
– Pianificazione delle integrazioni: Identificazione delle interfacce necessarie per connettere Atlante ad altre piattaforme.
2. Fase 2 – Implementazione (2024):
– Migrazione dei dati: Trasferimento dei dati esistenti nel nuovo sistema con verifica della coerenza.
– Integrazione con applicazioni esterne: Collegamento con sistemi come JRoma e Seicon per automatizzare i flussi di lavoro.
– Formazione del personale: Sessioni di training per gli operatori coinvolti nella gestione dei dati.
3. Fase 3 – Consolidamento e operatività (2025):
– Rilascio dell’app My ERP: Implementazione di funzionalità per inquilini, come gestione pagamenti e richieste di manutenzione.
– Monitoraggio e ottimizzazione: Valutazione delle performance del sistema e applicazione di eventuali miglioramenti.
– Completamento dell’inventario: Censimento definitivo di tutti i beni e pubblicazione dei dati su piattaforme accessibili ai cittadini.
I Costi del Disallineamento
Il disallineamento attuale tra i dati censiti e il patrimonio effettivo ha costi elevati per Roma Capitale: si stima che circa il 20% del patrimonio non censito rappresenti un valore non contabilizzato di oltre 1,2 miliardi di euro. Questo valore potrebbe essere sfruttato per migliorare l’accesso al credito o per investimenti infrastrutturali. Inoltre, la mancata patrimonializzazione degli interventi di manutenzione straordinaria ha determinato perdite potenziali stimate intorno ai 50 milioni di euro annui, influendo negativamente sulla valorizzazione degli asset. Infine, l’inefficienza amministrativa dovuta al tempo speso dagli uffici per accertamenti manuali, stimato tra il 70% e l’80%, comporta costi operativi aggiuntivi pari a milioni di euro ogni anno, rallentando ulteriormente le attività di gestione del patrimonio.
Conclusioni
Il progetto Atlante, realizzato con il supporto di Ideare S.p.A. e basato su REFTREE, rappresenta un passo fondamentale per Roma Capitale nella gestione del patrimonio immobiliare. Con l’utilizzo di tecnologie avanzate, il progetto mira a trasformare il patrimonio in una leva di crescita per la città, garantendo trasparenza, efficienza e sostenibilità.
L’implementazione di Atlante non solo migliorerà la gestione dei beni esistenti, ma costituirà anche un modello replicabile per altre amministrazioni pubbliche in Italia e all’estero.